Frutto esotico originario dell’America centrale, il cui utilizzo in cucina si è diffuso recentemente per la versatilità del prodotto che è utilizzato sia per piatti salati ma anche per piatti dolci.
Molti pensano che essendo ricco di grassi non vada utilizzato frequentemente e invece è un errore. Proprio la presenza di “grassi buoni” omega-3 lo rende un “superfood”.
Proprietà
Gli omega-3 sono grassi antinfiammatori essenziali per il nostro organismo perché non siamo in grado di produrli da soli e quindi è necessaria la loro introduzione con la dieta. Svolgono svariate funzioni che li rendono fondamentali per la nostra salute come la regolazione della pressione arteriosa contrastando ipertensione ed iperglicemia.
Ricco di sali minerali come fosforo, magnesio, calcio e potassio (ben 485mg per 100gr, più del contenuto di una banana).
La polpa dell’avocado, contiene un ottimo quantitativo di vitamine: Vitamine del gruppo B (preziose per il sistema nervoso e per far funzionare al meglio il metabolismo),
Vitamina K (essenziale per la corretta coagulazione del sangue e per la salute delle ossa),
Vitamina C (utile per il benessere del sistema immunitario, per la pelle e per prevenire patologie anche importanti)
Vitamina E (anti-age per eccellenza, contrasta la produzione e l’azione dei famigerati radicali liberi).
Favorisce il senso di sazietà.
Ricco di folati benefici per la donna in gravidanza e per la corretta maturazione del feto.
Migliora l’assorbimento degli antiossidanti
Toccasana per la pelle.
Si può mamgiare l’avocado se si è a dieta?
La risposta a questa domanda è, senza dubbio, un grande sì.
Per tutte le proprietà che questo frutto ha fa sì che sia un vero toccasana per il nostro corpo e per il nostro metabolismo!
Controindicazioni
Non esistono particolari controindicazioni per il consumo di avocado. Un effetto indesiderato, però, può essere il gonfiore: questo frutto, infatti, è ricco di carboidrati a catena corta che non tutte le persone digeriscono facilmente. Questo può causare, appunto, gonfiore, ma anche crampi, costipazione o diarrea.
Come capire se è maturo
L’avocado andrebbe consumato sempre al giusto grado di maturazione. Come capire se un avocado è maturo? Prima di tutto, osservandolo: il suo colore deve essere verde scuro e, soprattutto, uniforme. Infatti, la presenza di macchie potrebbe essere segno di una cattiva conservazione. Poi, si può utilizzare il tatto per saggiarne la consistenza. Toccandolo, si capirà se l’avocado è ancora acerbo oppure troppo maturo. In quest’ultimo caso sarà facile schiacciarne la polpa dall’esterno e lasciare le “impronte digitali” sulla buccia. Al contrario, un avocado acerbo resta molto duro e sodo al tatto.
Se si è acquistato un avocado acerbo, è bene non riporlo in frigorifero: qui, infatti, non sarebbe garantita la corretta e sana maturazione del frutto. L’avocado acerbo va conservato fuori dal frigorifero, dove completerà la sua maturazione, possibilmente in un sacchetto di carta e, per accelerarne il processo di maturazione, insieme a una mela o a una banana.
Il mio consiglio è di acquistare gli avocado di provenienza italiana. Negli ultimi anni è possibile acquistare avocado siciliani che garantiscono un sapore eccezionali e fanno bene all’ambiente.
Dott.ssa Dalila Miceli