Come mantenere in salute il sistema vascolare con lo stile di vita?

20 Feb

Sento spesso lamentare i miei pazienti di problemi alla circolazione sanguigna, di arterie e di coagulazione del sangue: chi soffre di placche aterosclerotiche, chi di vene varicose, chi avverte una sorta di pesantezza alle gambe. Ma quali sono le cause e come trattarle?

Scopriamolo insieme.

PROBLEMI CIRCOLATORI: COSA SONO E QUALI SONO LE CAUSE?

Quando si parla di problemi alla circolazione, le caratteristiche, in realtà, vengono generalizzate; infatti, non esiste un’unica problematica che può coinvolgere i vasi sanguigni, ma diverse e in diversi distretti. A essere maggiormente predisposti sono gli arti inferiori e le estremità, quindi mani e piedi, poiché può capitare che qui l’afflusso di sangue sia ridotto, infatti, il soggetto può avvertire la sensazione di formicolio, gonfiore e intorpidimento; il gonfiore, chiamato anche edema periferico è causato dalla fuoriuscita dei liquidi dallo strato vascolare verso lo spazio extravascolare.

Un altro problema circolatorio, che interessa un bel po’ di persone, è ciò che viene definito fenomeno di Reynaud, che comporta la variazione del colore delle estremità, ma anche di naso e orecchie, a causa di un’improvvisa vasocostrizione, la quale riduce l’afflusso di sangue alle dita e le fa diventare dapprima bluastre poi violacee.

Infine, un altro problema di cui si soffre sono le vene varicose, che colpiscono soprattutto le gambe; le vene a causa di un’alterata funzionalità delle valvole che lasciano fluire lentamente il sangue verso il cuore, generano un ristagno di sangue nelle vene che si dilatano e diventano tortuose, essendo ben visibili anche dall’esterno. Causano gambe affaticate, gonfie, pesanti e possono anche generare formicolio durante la notte.

QUALI SONO LE CAUSE?

Possono essere diverse le cause di un’alterata circolazione. Eccone alcuni esempi:

  • Posizione: stare sempre in piedi o sempre seduti, quindi mantenere una posizione statica durante il giorno, non favorisce una buona circolazione;
  • Alimentazione: se è vero che le sostanze nutritive che ingeriamo passano nel sangue, anche ciò che mangiamo può causare problemi circolatori peggiorando la fluidità dello stesso;
  • Sedentarietà: il movimento costante potrebbe sostenere le funzionalità cardiovascolari, ma ciò non si presenta nei soggetti sedentari;
  • Idratazione e alcolici: anche la poca idratazione e l’assunzione di alcol può causare difetti di circolazione sanguigna, sia perché il sangue è costituito da una componente acquosa per cui deve mantenersi fluido, sia perché gli alcolici sono vasodilatatori per eccellenza;
  • Iperomocisteinemia: l’iperomocisteinemia (omocisteina alta) è una tra le prime cause di problematiche alla circolazione sanguigna. Il danno ossidativo creato dai problemi di metilazione costituisce un problema per arterie, vene, tessuto connettivo.
  • Intestino: come detto sopra, ciò che noi mangiamo passa dall’intestino al circolo, ma se l’intestino non conserva una buona funzionalità cosa succede?

Pensate a un intestino permeabile o disbiotico (in una situazione di disbiosi intestinale), avrà maggiore difficoltà a far arrivare le sostanze necessarie nel sangue, anche quelle che servono nell’autoriparazione dei tessuti e, quindi, di vene e arterie che potrebbero perdere la loro elasticità che garantisce vasodilatazione e vasocostrizione.

ALIMENTAZIONE, PRODUZIONE DI SEROTONINA E COAGULAZIONE DEL SANGUE

Esiste una stretta correlazione tra coagulazione del sangue e livelli di serotonina all’interno del nostro organismo.
La serotonina, prodotta nella maggior parte a livello dell’ileo dalle cellule enterocromaffini, media la differenziazione delle cellule staminali totipotenti verso la corretta destinazione genetica, che in questo caso è la serie piastrinica.
La coagulazione del sangue è un meccanismo di protezione indispensabile per l’organismo perché porta alla formazione di coaguli che, in condizioni di emorragia, sono in grado di diminuire e, successivamente, arrestare la fuoriuscita di sangue.

In circostanze particolari capita però che tale coagulo possa portare all’occlusione di vene o arterie impedendo il normale passaggio di sangue, portando così a trombosi. Questa condizione, unita a livelli troppo elevati di colesterolo nel sangue, può causare l’insorgenza di patologie cardio-cerebro-vascolari fra cui ictus o infarti.
In questo senso, la buona alimentazione può contribuire in maniera positiva.

COSA FARE?

Come prima cosa, è essenziale pervenire o trattare stati disbiotici, prendendoci cura del nostro intestino, ripulendolo dalle sostanze di bassa qualità nutrizionale, eliminando gli alimenti pro infiammatori seguendo uno stile di vita sano.

È importante mantenere sempre un buon equilibrio tra coagulazione e fluidificazione del sangue e monitorare costantemente i valori di colesterolo. Tra i cibi più indicati per mantenere il sangue al giusto livello di fluidità ci sono, sicuramente, quelli ricchi di salicilati. Per fare qualche esempio gli agrumi, il melograno e i frutti di bosco. Altri cibi con potere anticoagulante sono anche le mele, le quali contengono la quercetina, un buon antiossidante.

Seguendo una dieta bilanciata, in cui si prediligono alimenti salutari come la frutta, la verdura, i cereali integrali e i legumi ed invece si riducono le quantità di grassi saturi animali, sodio e zuccheri raffinati, è perciò possibile, in modo del tutto naturale, ridurre i rischi per la salute legati ai difetti della circolazione sanguigna.

A questi accorgimenti va anche affiancato l’incremento dell’assunzione di omega-3 in modo da inibire l’eccessiva produzione di piastrine che, ad alti livelli, possono causare trombi.
A dimostrarlo è uno studio condotto dai ricercatori dell’University of Newscastle di Callaghan e del John Hunter Hospital di New Lambton (Australia), coordinati da Monohar Garg, pubblicato dalla rivista Nutrition, Metabolism and Cardiovascular Diseases. Gli omega-3 sono in grado di inibire l’aggregazione piastrinica alla base delle trombosi, ma non solo. Bastano infatti 2 g di acido alfa-linolenico (precursore degli omega-3) per avere effetti benefici sui livelli di colesterolo nel sangue. Oltre questo, anche l’acido linoleico (precursore degli omega-6) contribuisce in maniera positiva al mantenimento della quantità di colesterolo nel sangue. Tale effetto in quest’ultimo caso si ottiene con 10 g al giorno.
Via libera dunque al consumo, nella nostra alimentazione quotidiana, di semi di girasole, di canapa, di lino e di chia.

RIMEDI PER RIPRISTINARE LA CIRCOLAZIONE SANGUIGNA

Come scritto sopra, uno dei maggiori problemi si verifica quando si forma l’edema periferico, quindi l’accumulo di liquidi soprattutto negli arti inferiori. A causarlo potrebbe essere anche la presenza di un’infiammazione, poiché si sa che dove “vi è fuoco” il nostro organismo cerca di gettare acqua.

  • Per risolvere il problema dal principio si potrebbe ricorrere a una dieta di tipo antinfiammatorio, ruotando anche le categorie alimentari che sono maggiormente reattive nel nostro organismo ed eliminando dalla dieta gli zuccheri semplici e i carboidrati raffinati.
  • Sono anche molto famose le proprietà benefiche delle proantocianidine naturali, contenute nei semi dell’uva, ma anche nei mirtilli e nei frutti rossi. Come dimostra l’articolo pubblicato sul Journal of Vascular Surgery queste svolgono un’importante azione di fluidificazione sanguigna, che impedisce i fenomeni trombotici, quindi la formazione di coaguli nel sangue.
  • Importantissima è anche l’assunzione di sostanze come zinco, rame, manganese e selenio che sono attivi nella riparazione venosa e nel mantenimento della funzionalità cardiocircolatoria. Ovviamente, per consentire il corretto assorbimento di queste sostanze è necessario riparare la funzionalità intestinale, riequilibrando il microbiota e ripristinando la barriera epiteliale.
  • Infine, non sono da dimenticare l’idratazione e il movimento: bere secondo il proprio fabbisogno idrico per mantenere la fluidità sanguigna e scegliere un’attività fisica che più ci piace praticandola dai 30 ai 60 minuti al giorno, in modo da interrompere la sedentarietà, soprattutto se costretti per lavoro a stare tutto il giorno seduti a una scrivania.

Dott.ssa Dalila Miceli

Salute e benessere