L’endometriosi è una patologia multifattoriale complessa molto frequente, che in Italia colpisce circa 3 milioni donne in età fertile (il 10-15%). Marzo è il mese dedicato ad abbattere l’ignoranza che aleggia intorno a questa patologia.
Ancora poco conosciuta e sottodiagnosticata, questa si verifica quando l’endometrio, tessuto interno dell’utero, si riscontra in altre zone del corpo, come per esempio in ovaie, vescica o intestino. Questo tessuto, avendo esattamente le stesse caratteristiche di quello interno all’utero, reagisce alle variazioni ormonali tipiche di ogni ciclo mestruale.
La causa per cui avviene questa migrazione è tutt’ora sconosciuta, anche se tuttavia esistono diverse teorie.
Il trattamento è di tipo farmacologico per ridurre i sintomi, mentre è di tipo chirurgico per l’asportazione del tessuto endometriale che si trova nel corpo.
SINTOMI
Il sintomo principale è il dolore che può arrivare a essere invalidante e può compromettere la qualità della vita.
Si tratta di dolore pelvico cronico presente soprattutto durante il ciclo mestruale che può accompagnarsi a dolore ovarico intermestruale, dolore all’evacuazione, dolore lombare, dolore durante e dopo l’atto sessuale, infertilità, stanchezza cronica e spesso compresenza di sintomi tipici dell’intestino irritabile con gonfiore addominale e permeabilità intestinale alterata.
Tutto questo invalida il normale svolgimento delle attività quotidiane, i rapporti interpersonali e di coppia, con pesanti ripercussioni sulla vita della persona. Una diagnosi tempestiva è fondamentale affinché l’endometriosi non possa provocare danni importanti a carico di organi vitali (ad esempio il rene).
Poiché questa patologia è a forte componente infiammatoria, l’alimentazione, in particolare un protocollo alimentare antinfiammatorio gioca un ruolo di primaria importanza nel ridurre i sintomi algici e intestinali riducendo l’infiammazione generale dell’organismo.
ENDOMETRIOSI E ALIMENTAZIONE
Il corpo risponde molto rapidamente a ciò che mangiamo, e questo si riflette direttamente sulla nostra salute generale.
I sintomi dell’endometriosi rispondono molto bene ai cambiamenti dietetici perché essi sono basati su reazioni chimiche complesse nel nostro corpo in cui i nutrienti contribuiscono in maniera importante.
Il corpo è sensibile a ciò che si mangia e quando l’alimentazione non è adeguata alle nostre esigenze esso risponde con allergie, carenze alimentari e malattie, ed in questo caso con una esacerbazione dei sintomi.
Nel caso dell’endometriosi, questa correlazione è misurabile e dimostrata da diversi studi.
La dieta controllata per l’endometriosi elimina i gruppi alimentari che contribuiscono negativamente nei processi legati alla malattia e introduce alimenti che invece costituiscono un valido supporto ai processi metabolici positivi.
Il miglioramento dei sintomi è legato da un lato alla capacità di questi cibi di ridurre l’infiammazione presente, da un lato di rallentare l’assorbimento degli ormoni (estrogeni e prostaglandine) nel corpo attraverso la rivitalizzazione cellulare.
BENEFICI
Quali altri benefici apporterà la dieta?
- Aumento dei livelli di energia e vitalità
- Regolazione dell’umore
- Miglioramento della risposta immunitaria.
Dott.ssa Dalila Miceli