Un gonfiore persistente è uno dei sintomi di una disbiosi intestinale: di cosa si tratta?
L’insieme dei batteri intestinali, chiamato microbiota, svolge un ruolo cruciale nel preservare un corretto equilibrio dell’organismo; se il microbiota intestinale subisce un’alterazione (principalmente dovuta dallo stile di vita alimentare inadeguato) si va incontro a una disbiosi intestinale.
Si può verificare così la coesistenza di diversi sintomi tra cui gonfiore, cattiva digestione, diarrea ma anche stipsi, alitosi, meteorismo, nausea, cistiti e infezioni vaginali.
COME MANTENERE IL MICROBIOTA IN EQUILIBRIO?
1 – Abbandonare la tipica dieta occidentale:
L’alto contenuto di zuccheri, sale e grassi infiammatori (da precisare che non tutti i grassi sono nocivi) può aumentare il potenziale infiammatorio del tuo microbiota.
Con un’adeguata dieta ricca di frutta, verdura carboidrati integrali si può favorire la crescita di batteri buoni e migliorare le popolazioni batteriche presenti nell’intestino!
2- Contrastare ansia e stress:
L’intestino è direttamente collegato, attraverso il nervo vago, al nostro cervello (mai sentito parlare dell’asse intestino-cervello?).
Lo stress incide quindi sulla salute intestinale e sulla diversità dei batteri del microbiota.
Molteplici ricerche scientifiche incoraggiano la pratica della mindfulness, ovvero una pratica di meditazione che migliorerebbe a lungo termine i livelli di stress e di risposta del nostro organismo agli stressors.
3- Mangiare correttamente e lentamente:
Un errore comune è quello di non prestare attenzione al cibo che si mangia, provate a concentrarvi maggiormente sul vostro pasto e su cosa scegliete quando fate la spesa, scegliete frutta e verdura di stagione, prodotti non raffinati e non industriali.
Masticate lentamente e prendetevi il tempo necessario per mangiare. Mangiare in fretta fa sì che il cibo arrivi indigerito nello stomaco e tutta la digestione ne viene compromessa.
E il tuo intestino è in salute?
Dott.ssa Dalila Miceli