Il peperoncino rosso (Capsicum annuum) è una pianta annuale appartenente alla famiglia delle Solanacee, la stessa di patate, melanzane, pomodori. Originaria del continente americano, fu portata in Europa da Cristoforo Colombo, di ritorno dal suo secondo viaggio dal Nuovo Mondo.
La peculiarità del frutto è la piccantezza al palato, caratteristica che gli viene conferita dalla capsaicina, un alcaloide presente al suo interno in concentrazioni variabili a seconda della specie considerata.
La capsaicina è nota per il suo effetto antibatterico, analgesico, antidiabetico, ipocolesterolemizzante, termogenico (aumenta la dispersione di calore attraverso il consumo di ossigeno) e antitumorale.
Numerose ricerche hanno inoltre dimostrato le potenzialità della capsaicina per il trattamento di numerose malattie croniche, tra cui: malattie cardiovascolari, malattie gastrointestinali, artrite reumatoide, dolore neuropatico, asma e malattie respiratorie.
Sfortunatamente i risultati nel trattamento delle malattie croniche sono ancora discordanti e gli studi clinici ancora troppo pochi (la maggior parte delle ricerche è stata condotta su animali).
PROPRIETÀ
Scopriamo le proprietà del peperoncino:
- Il frutto contiene: vitamine (C, E,K,B,A), sali minerali tra cui calcio, rame e potassio, carotenoidi, bioflavonoidi e lecitina.
- Il peperoncino è ricchissimo di vitamina C: 100 grammi di questo frutto piccante ne contengono ben 229 milligrammi contro i 50 dell’arancia! Essendo questa vitamina solubile in acqua è altamente presente nel peperoncino freso e scarsamente presente nel peperoncino secco.
- Questa spezia ha moltissime proprietà benefiche. È un rimedio naturale che stimola la circolazione sanguigna, contrasta l’insorgere di batteri, e favorisce la riduzione del colesterolo, è antiossidante, favorisce la motilità intestinale.
CONTROINDICAZIONI
A fronte delle numerose proprietà salutari, il consumo e comunque l’uso eccessivo del peperoncino può essere irritante per la mucosa gastrica. Pertanto, se ne sconsiglia l’uso in caso di ulcera, gastroenterite, cistite, epatite, emorroidi.
I bambini sotto i 12 anni così come le donne in gravidanza e allattamento e dovrebbero limitarne il consumo.
Dott.ssa Dalila Miceli