L’ansia si può definire come un sistema di “lotta o fuga” che viene innescato quando il tuo corpo va in tilt.
Uno degli effetti dell’ansia di cui si parla poco è quello che ha sull’intestino.
Con il termine “Asse Intestino/Cervello” si intende far riferimento a quell’asse morfo-funzionale che implica la connessione bidirezionale tra l’intestino, più precisamente il sistema nervoso enterico, e il cervello, o meglio il sistema nervoso centrale.
La scoperta di questa comunicazione ha portato all’abbandono della precedente teoria secondo cui il cervello, trovandosi all’interno della scatola cranica, risultava essere isolato dal resto del corpo.
Il sistema nervoso enterico, presente nel tratto gastrointestinale dei mammiferi, viene denominato “piccolo cervello” data la sua capacità di regolare in maniera del tutto autonoma dal Sistema Nervoso Centrale le funzioni digestive.
Ma l’intestino non è il solo responsabile dei processi digestivi, difatti viene aiutato dal microbiota intestinale, ossia quella comunità di microbi che popola il tratto enterico di ciascuno di noi, che è parte integrante del più generale microbiota, ossia l’insieme di microbi che abitano sia dentro che sulla superficie del nostro corpo.
Se viviamo una situazione di ansia o di stress cronico questo va a influenzare direttamente il nostro intestino.
CHE SINTOMI DETERMINA?
- diarrea
- stitichezza
- gonfiore addominale
- eccessiva flatulenza
- bruciori e gorgoglii di stomaco
- crampi addominali
- sindrome del colon irritabile
Questo perché durante i momenti di stress prolungato o di ansia i livelli di cortisolo aumentano influendo sui movimenti intestinali (per questo motivo molte persone vanno incontro a sintomatologie diarroiche prima di un test o di un esame).
Se lo stress e l’ansia diventano cronici si può verificare una vera e propria infiammazione intestinale che può portare a una disbiosi intestinale con l’alterazione dell’equilibrio microbico del tuo intestino, base di partenza di numerose patologie.
Inoltre, lo stress porta a una propensione maggiore a mangiare cibi poco salutari, questo determina un peggioramento dei sintomi già presenti e può causare un vero e proprio malassorbimento dei nutrienti (ridotto assorbimento).
COSA FARE?
- In primis cercare di ridurre il più possibile l’ansia e lo stress cronico, un metodo molto valido è quello di praticare la mindfulness
- Evitare cibi infiammatori nei periodi di stress (carboidrati raffinati, zuccheri e cibi spazzatura)
- Curare il microbiota intestinale con alimentazione antinfiammatoria adeguata
- Aiutarsi con lo sport costante che allevia lo stress e ci fa rilassare
E tu hai notato delle differenze a livello intestinale quando attraversi periodi di stress?
Dott.ssa Dalila Miceli