Hai mai notato gonfiore o dolori dopo aver mangiato cibi contenente glutine?
La sensibilità al glutine non celiaca (NCGS) è una “SINDROME” caratterizzata da sintomi correlati all’ingestione di glutine in soggetti NON AFFETTI da celiachia (anticorpi negativi) né allergia al grano.
La NCGS presenta sintomi che si verificano dopo l’assunzione di glutine e si riducono sensibilmente con l’esclusione del glutine.
DOVE TROVIAMO IL GLUTINE?
In moltissimi cereali: oltre il grano, anche la segale, il farro, l’orzo, l’avena. Alcuni di questi possono essere più tollerati perchè contengono una ridotta quantità di glutine altri come il grano risultano invece peggio tollerati.
QUALI SINTOMI?
Il quadro clinico classico è simile alla sindrome dell’intestino irritabile:
- Dolore addominale
- gonfiore
- difficoltà digestive
- diarrea o stipsi (o alternanza di periodi di stitichezza e feci molli)
Questo quadro clinico presenta anche sintomatologie sistemiche extraintestinali come:
- irritabilità
- mal di testa
- mente annebbiata
- dolori articolari e muscolari
- intorpidimento delle gambe e delle braccia
- depressione
- eczema
- eruzioni cutanee
PATOLOGIE ASSOCIATE
La sensibilità al glutine non celiaca si associa anche a diverse patologie sistemiche come:
- Tiroidite di Hashimoto
- Dermatite Erpetiforme
- Psoriasi
- Patologie Reumatologiche come la Fibromialgia
ESCLUDERE IL GLUTINE DALLA DIETA É SEMPRE CORRETTO?
É essenziale valutare caso per caso nello specifico. In generale la dieta di esclusione non è quasi mai adeguata, escludere completamente i cibi contenenti glutine può portare ad un peggioramento della tolleranza agli alimenti che contengono questa proteina.
QUALE TRATTAMENTO ADEGUATO?
L’impostazione di un piano nutrizionale antinfiammatorio è essenziale sia per migliorare i sintomi gastrointestinali che per migliorare la prognosi delle patologie correlate ad essa e attraverso diverse fasi si può favorire e ristabilire la tolleranza al glutine.
Dott.ssa Dalila Miceli