Svegliarsi stanchi? Avere l’impressione di far fatica a fare tutto? In primavera è fisiologico!
La primavera è una delle stagioni più attese dell’anno, ma molte persone, durante questi mesi, manifestano segni di stanchezza e debolezza in più i disturbi psicosomatici sono più evidenti, le cause sono diverse: l’aumento della temperatura, dell’umidità, della pressione atmosferica.
La stanchezza e altri fastidi tipici come mal di testa, sonnolenza, umore nero, malessere, sbalzi d’umore, sensazione di debolezza muscolare, nervosismo, tendenza ad ansia e tachicardia ecc.. di solito sono più intensi nei soggetti che soffrono di questa vera e propria “sindrome da cambio di stagione”.
L’alimentazione in primavera riveste un ruolo fondamentale per contrastare questi sintomi e ritrovare la giusta energia: in questo articolo approfondiamo quali sono gli ingredienti stagionali da consumare, il ruolo dell’idratazione e l’importanza di praticare attività fisica.
Cambio di stagione, quali alimenti consumare
Le strategie che possono aiutare ad affrontare al meglio il cambio di stagione si basano su dei principi fondamentali:
- Riduzione dello stress ossidativo e dell’infiammazione cronica che spesso sono legate a scelte alimentari errate compiute nei mesi invernali
- Curare l’alimentazione evitando diete drastiche
- Affrontare lo stress attraverso adeguata attività fisica 30 minuti al giorno tutti i giorni
- Ottimizzare i ritmi sonno veglia
- In questo periodo dell’anno è consigliabile consumare frutta e verdura di stagione come le fragole e le nespole, in attesa che siano pronti meloni e albicocche e a seguire tutta la frutta estiva classica. Nel caso della verdura, non possono mancare prodotti freschi, e preferibilmente a filiera corta, come zucchine, asparagi, ravanelli e finocchi.
I nutrienti più importanti da integrare in primavera
Tra i nutrienti più importanti ci sono le vitamine, specialmente dei gruppi A, C ed E, per il loro potere antiossidante, e sali minerali come magnesio e potassio; non si devono dimenticare anche i carboidrati, in particolare quelli complessi come l’amido che si trovano in patate e farine di cereali, meglio se integrali.
Ruolo dell’idratazione
L’idratazione è uno dei punti chiave di un corretto stile di vita, in particolare in primavera. In linea generale, e senza considerare regimi particolari di attività fisica, una persona sana dovrebbe bere circa 1,5-2 lt di acqua al giorno, limitando il più possibile bibite gassate e alcolici.
Attività fisica, quanto incide?
Alimentazione e attività fisica sono due facce della stessa medaglia, tanto è vero che il termine stesso dieta deriva dal greco e aveva in origine il significato di “stile di vita”.
Di solito si raccomanda genericamente un regime di attività fisica di base che preveda circa 30 minuti di camminata a passo veloce almeno 5 giorni la settimana.
Il punto chiave è la personalizzazione sia dell’attività fisica che della dieta, che soprattutto in primavera è fondamentale calibrare bene per evitare eventuali danni.
No alle diete drastiche “fai da te”
Evitare il fai da te è sempre la scelta giusta: per cali ponderali significativi o per supportare regimi di attività fisica intensi, è consigliabile sottoporsi a una visita nutrizionale specialistica. Questo consente un approccio clinico a tutto tondo, che comprende una valutazione dello stato di salute, la valutazione antropometrica completa con analisi della composizione e bioimpedenziometria, se necessario, la richiesta di altre consulenze mediche nell’ottica di un approccio clinico in team che è la miglior garanzia di sicurezza ed efficacia per il paziente.
Dott.ssa Dalila Miceli